PSICOLOGIA FUNZIONALE

La persona nella sua unitarietà e circolarità di processi psicocorporei

Quando ho iniziato a lavorare e ho sentito il bisogno di approfondire le mie conoscenze e acquisire strumenti la mia scelta è stata la Psicologia Funzionale perché meglio si avvicinava al mio modo di concepire l’essere umano e le relazioni. Nel mondo della psicologia e della psicoterapia infatti troviamo diversi approcci e modelli di riferimento che si caratterizzano da una specifica visione dell’uomo, dello sviluppo, della psicopatologia e della cura.

La Psicologia Funzionale è un approccio che considera la persona nella sua unitarietà e circolarità di processi psicocorporei: questo vuol dire che non c’è un aspetto che prevale sull’altro ma mente, corpo, emozioni, sensazioni, processi fisiologici concorrono in ugual misura al benessere e alla realizzazione di Sé. Nasciamo come esseri unitari e integrati e la qualità delle nostre esperienze di vita può favorire uno sviluppo armonico e in espansione o blocchi, alterazioni e disfunzionamenti. Ma è anche dalla ricostruzione e dall’arricchimento di questo nostro bagaglio evolutivo che possiamo recuperare la salute e il benessere. 

Storia della Psicologia Funzionale:

La Psicologia Funzionale vede le sue origini a partire dagli anni ‘80 per opera dello psicoterapeuta Luciano Rispoli, in seguito all’elaborazione di studi, ricerche ed esperienze in campo clinico ed evolutivo. 

Il modello della Psicologia Funzionale o Neo-Funzionalismo moderno (Rispoli, 2014) è in continua evoluzione e aggiornamento in relazione sia ai più recenti apporti della psicobiologia, della neurofisiologia, delle neuroscienze e della Psiconeuroendocrinoimmunologia (PNEI), che alle scoperte più avanzate relative allo sviluppo dell’infanzia a partire dalla fase prenatale e dai primissimi anni di vita.

Storicamente trova le sue radici nella Psicologia del Sé (Kohut, 1978), nel pensiero di Daniel Stern (1985), nel primo Funzionalismo della Scuola di Chicago (Dewey, 1896; Angell, 1907) e nelle prime originali considerazioni sull’identità funzionale tra mente e corpo di Wilhelm Reich (1949).

Visione dell’uomo: integrazione e organizzazione di Funzioni

La Psicologia Funzionale propone una visione dell’essere umano globale e multidimensionale, in accordo con le più attuali teorie della complessità (Morin, 1985; Rispoli, 2010). L’essere umano viene considerato nella sua interezza che si manifesta nell’unità dei processi psico-corporei del Sé

Questi processi psico-corporei si esprimono attraverso le varie Funzioni del Sé che sono per esempio razionalità, ricordi, fantasie, emozioni, ma anche movimenti, forma del corpo, posture, nonché sistemi e apparati fisiologici e neurovegetativi, come la respirazione e il sistema immunitario. 

Le Funzioni possono essere idealmente suddivise in quattro Piani intrinsecamente connessi tra loro: Cognitivo, Emotivo, Fisiologico e Posturale-Muscolare. Possono anche essere considerate raggruppandole in relazione ai sistemi vitali integrati studiati dalle varie discipline scientifiche: neurologico, neurovegetativo, emotivo, endocrino, immunitario, sensoriale, motorio.

Il Sé quindi non è una struttura ma una organizzazione di Funzioni che si manifesta secondo una particolare configurazione in relazione a quello che una persona sta vivendo e a come queste capacità si sono sviluppate nel tempo. 

Tutte le Funzioni sono presenti fin dalla nascita e integrate tra di loro, in seguito nel percorso evolutivo vanno organizzandosi in una sempre maggiore complessità e diversificazione. 

Può accadere però che nel corso dello sviluppo alcune Funzioni si alterino se l’ambiente e il contesto relazionale si rivelano inadeguati o insufficienti, se intervengono eventi negativi ripetuti e traumatizzanti.

Osserviamo quindi scissioni che interrompono l’unità armoniosa dell’interazione di due o più piani del Sé, Funzioni insufficientemente od eccessivamente attivate, la riduzione delle possibilità della persona a poche e stereotipate modalità come emozioni pervasive, pensieri ripetitivi, posture e movimenti automatici e inconsapevoli.

La visione dello sviluppo: le Esperienze di Base del Sé e i Funzionamenti di Fondo

I nostri pensieri, emozioni, atteggiamenti, gesti e sensazioni originano a partire da precisi Funzionamenti di Fondo che si sviluppano in fase evolutiva a partire dalle esperienze fondamentali che ogni bambino attraversa, chiamate appunto Esperienze di Base del Sé (Rispoli, 2004). Queste sono per esempio il Contatto, la Condivisione, la Tenerezza, l’Essere Considerati, la Vitalità, la Forza, l’Autonomia.

Ciascuna Esperienza di Base è caratterizzata da una precisa configurazione con cui le varie Funzioni psico-corporee si esprimono per soddisfare una determinata richiesta dell’ambiente e un Bisogno dell’individuo. 

Se le diverse Esperienze vengono attraversate pienamente più volte fino a diventeranno vere e proprie capacità di risposta all’ambiente, necessarie ad affrontare adeguatamente e con successo la vita, conservare l’integrazione originaria, la salute, il benessere.

Se una o più Esperienze di Base non verranno vissute in maniera sufficiente e adeguata al suo completo sviluppo troveremo anche in età adulta delle alterazioni e delle carenze nei Funzionamenti di Fondo con un disfunzionamento di quei meccanismi psicofisiologici e psicobiologici che sono alla base di comportamenti, pensieri, emozioni, atteggiamenti, gesti e movimenti.

Ogni Funzionamento di Fondo concorre in modo specifico a rendere possibile le diverse attività umane, gli ambiti di vita nei quali è possibile la realizzazione di sé e il rapporto con gli altri come le Relazioni Sentimentali e Sociali, l’Apprendimento, il Lavoro, la Spiritualità. 

Diagnosi e cura

L’origine di disturbi e patologie secondo il Neo-Funzionalismo è da attribuire ad alterazioni dei Funzionamenti di Fondo dell’individuo intervenuti durante il suo sviluppo. 

Valutando il Funzionamento complessivo del Sé a partire dalla sua storia unica, la psicoterapia Funzionale prevede una diagnosi che non si basa sui sintomi o sui comportamenti ma su quanto si sono andate conservando o alterando le Esperienze di Base nella vita dei pazienti sui diversi piani psico-corporei.

La diagnosi e il progetto di intervento sono quindi specifici e calibrati su ogni singola persona e hanno come obiettivo quello di recuperare e ricostruire le antiche Esperienze Basilari del Sé alla base della sintomatologia.

La Psicoterapia Funzionale prevede modalità di intervento e tecniche che si rivolgono in maniera integrata ai vari piani psico-corporei che costituiscono il Sé e quindi ha come obiettivo un cambiamento non solo a livello cognitivo ed emotivo ma anche sui piani psicofisiologici e neurobiologici (i sistemi integrati).

In quest’ottica diventa fondamentale non separare cura e prevenzione, salute e malattia in un continuum che va dalla prevenzione, dall’educazione alla salute e al benessere alla psicoterapia.